Martedì 3 dicembre 2025, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, l’Alexander Girardi Hall ha ospitato una mattinata speciale: “Vivo quindi posso”, un incontro che ha messo al centro le storie, le emozioni e i punti di vista di chi ogni giorno vive la disabilità in prima persona. Una giornata pensata non solo per celebrare, ma soprattutto per avvicinare, far riflettere e creare nuove consapevolezze.
Al fianco di Fondazione Cortina e del Comune di Cortina d’Ampezzo, due ospiti hanno guidato i ragazzi in un viaggio fatto di sincerità e dialogo: Silvia Calcavecchia e René De Silvestro.
Le parole di Silvia: vedere la disabilità oltre gli stereotipi
Silvia – content creator, formatrice e voce autorevole sui temi della diversity & inclusion – ha saputo conquistare subito l’attenzione dei ragazzi.
Con un linguaggio diretto e autentico, ha raccontato il suo modo di vivere la disabilità, smontando cliché e mostrando la normalità di tante piccole sfide quotidiane.
Ha parlato di autonomia, di fragilità, di pregiudizi che spesso nascono dalla mancanza di conoscenza. E lo ha fatto con una naturalezza che ha permesso a tutti di sentirsi coinvolti: non una lezione dall’alto, ma una conversazione aperta, sincera, che ha dato ai giovani strumenti concreti per guardare gli altri – e sé stessi – con occhi nuovi.
René: lo sport come possibilità
Accanto a lei, René De Silvestro, atleta paralimpico e futuro portabandiera ai Giochi di Milano Cortina 2026, ha portato la sua testimonianza di resilienza e determinazione.
La sua storia ha mostrato come lo sport possa diventare un mezzo potente per riscrivere il proprio percorso, trovare indipendenza, costruire fiducia. Un messaggio forte, capace di ispirare e di ricordare che ogni limite può essere affrontato, e che spesso la forza nasce proprio nelle difficoltà.
Un momento di comunità
Questa giornata ha lasciato qualcosa di prezioso: la consapevolezza che parlare di disabilità non è solo un dovere, ma un’opportunità per crescere insieme.
Gli studenti presenti hanno seguito, partecipato, fatto domande, dimostrando che il cambiamento inizia dall’ascolto.
La giornata prosegue anche in serata, con lo spettacolo “Oltre il Silenzio” di Davide Santacolomba, pianista sordo che con la sua musica porta sul palco un messaggio potente: l’arte non conosce barriere.
“Vivo quindi posso” si chiude così, con la sensazione di aver fatto un passo avanti come comunità: più attenti, più consapevoli, più uniti.