Iris De Martin Pinter sta diventando grande. E, pur non pensandoci, sogna le Olimpiadi.
Per farsi trovare pronta all’appuntamento a cinque cerchi del prossimo febbraio la ragazza della Val Comelico sta lavorando duro da mesi. Da una decina di giorni è in Val Senales con la nazionale per mettere su chilometri sugli sci, in vista del trasferimento al Nord previsto tra un paio di settimane.
«Saremo qui ancora qualche giorno, maciniamo chilometri a ritmo lento per costruire una bella base. Terminato il raduno in Senales faremo una settimana a casa e poi partiremo per la Finlandia dove ci attende il raduno di Muonio. In Finlandia il 28 novembre partirà anche la Coppa del Mondo, con il trittico di Kuusamo».
Una Coppa del Mondo che finora hai di fatto solo sfiorato, con la partecipazione alle prime due tappe del Tour de Ski nel dicembre del 2023. Ora diventerà un appuntamento settimanale dopo che la scorsa primavera sei stata inserita in squadra A.
«Essere in squadra A è l’obiettivo di ogni atleta quando inizia a gareggiare ed è stato anche il mio. Ora, eccomi qua. Sono contenta e, devo dire, anche un po’ sorpresa di essere nella squadra di vertice, considerato che le due ultime stagioni non sono state come me le aspettavo».
Un rendimento costante a buon livello non è mancato, come testimonia la classifica finale della Fesa Cup. Non ci sono stati però picchi di brillantezza e dal Mondiale Under 23 di Schilpario non sono arrivate grandi soddisfazioni. Cosa non ha funzionato?
«Non sono mai riuscita a sentirmi al cento per cento, né in allenamento né in gara. Ho anche perso un po’ di fiducia in me stessa, quella fiducia che ora sto ritrovando, anche grazie a un lavoro mentale oltre che tecnico».
A proposito di lavoro, immaginiamo che rispetto al recente passato i carichi siano aumentati.
«Senza dubbio sì. Sono aumentati i carichi di lavoro e i sacrifici ma sono determinata. E consapevole che gareggiare stabilmente in Coppa del mondo mi servirà per imparare. Sarà un’esperienza stimolante. Il lavoro lo sto sopportando bene, vedo che iniziano a esserci miglioramenti sia tecnici sia fisici. Sì, credo di essere sulla strada giusta. E sono in una bella squadra, dove osservo e imparo molto».
L’inserimento in squadra A può essere letto come un segnale importante in vista dei Giochi olimpici?
«Essere al via delle gare in Val di Fiemme il prossimo febbraio sarebbe un sogno, il sogno di ogni atleta. Per essere in azzurro a Milano Cortina 2026 occorrerà lavorare intensamente e qualificarsi. Ma ai Giochi, se devo essere sincera, al momento non ci penso. Prima di tutto sarà importante fare bene in Coppa del Mondo: per me quella che inizierà tra poco più di un mese sarà la prima stagione nel massimo circuito: voglio osservare, imparare, farmi un bagaglio di esperienza per il futuro».
Una breve bio di Iris.
Iris De Martin Pinter, una delle atlete del Progetto Giovani di Fondazione Cortina, è nata il 2 agosto 2004. Cresciuta in una famiglia di fondisti, ha cominciato a gareggiare nell’Unione Sportiva Valpadola, distinguendosi fin da subito per talento e determinazione. Dal 2022 fa parte del Centro sportivo Carabinieri. Nel suo palmarès figurano tantissimi titoli italiani giovanili. La scorsa stagione ha terminato al primo posto la Fesa Cup (il circuito europeo dei paesi alpini) a pari punti con la tedesca Anna-Maria Dietze e prima delle Under 23.
Ha conquistato due medaglie ai Mondiali Juniores, entrambe di bronzo ed entrambe in staffetta mista: a Whistler Mountain (Canada) nel 2023 (con Davide Ghio, Nadine Laurent e Aksel Artusi) e a Planica (Slovenia) nel 2024 (con Ghio, Artusi e Maria Gismondi).
Ha partecipato ai Mondiali assoluti del 2023 a Planica, gareggiando nella sprint in classico e conquistando il 22.mo posto. In Coppa del Mondo ha all’attivo due presenze: quelle delle prime due tappe del Tour de Ski 2023-2024 (a Dobbiaco: 34ª nella sprint skating e 54ª nella 10 km in classico).